Impresa e valori: il Gruppo Pubbliemme adotta il Codice Etico

Il Gruppo Pubbliemme consegue un'altra tappa nel processo di espansione e consolidamento. E lo fa con l'adozione del Modello 231 e del Codice Etico: scelta impegnativa ma chiara di responsabilità, trasparenza e cultura d’impresa, percorsa ad oggi da poche realtà calabresi. In una economia tesa a perseguire profitti con ogni mezzo e ad ogni costo, la Pubbliemme ha codificato e diffuso i principi che ispirano la sua attività, da condividersi con soci, dirigenti, dipendenti e stakeholder.

Perché un Codice etico?

La legge 231 del 2001 ha introdotto una serie di reati tali da portare gravi conseguenze all’azienda, anche se commessi da singoli soggetti. L'adozione del Codice Etico dimostra come l’azienda si sia strutturata "a monte" per perseguirne i principi. Ovvero, faccia quotidianamente quanto sia in suo potere, per prevenire ed evitare il compimento dei reati stessi: sia a scopi preventivi, che di autotutela. Così, anche laddove si verifichi il reato, l'adozione è fondamentale per dimostrare che erano state adottate tutte le misure preventive per scongiurarlo.

Cosa ne consegue?

Il Codice è efficace solo se diffuso, condiviso ed esteso a tutte le funzioni aziendali: dal personale al cliente, passando per gli stakeholders: quindi, ogni branca operativa, ogni soggetto coinvolto dovrà fare proprie tali indicazioni, gestendo i rapporti con i terzi alla luce di tali principi: dal rapporto con i fornitori alle risorse umane, apicali e di base. In sostanza il codice etico è il documento ufficiale, la carta dei valori della società.

Un segnale chiaro

«La nostra azienda viene da anni di battaglie a viso aperto contro corruzione e malaffare. Alle parole di tanta impreparazione, noi rispondiamo con i fatti e gli strumenti. E se oggi compiamo un passo del genere, è per mandare un segnale chiaro - ha dichiarato l'Editore Diemmecom Domenico Maduli, Presidente del Gruppo Pubbliemme -. Per ribadire la lotta alle opacità del Sud ed alle burocrazie inefficienti ed impreparate, quelle che combattiamo ogni giorno, e che ci portano via tempo e risorse -. E ancora -: Consapevoli di operare in una regione difficile, chiamiamo clienti, partners, stakeholders ad eguale corresponsabilità civile ed etica. La stessa che pretendiamo dalle nostre risorse umane. Vogliamo continuare a fare la differenza, perchè l'imprenditoria del Mezzogiorno non può prescindere da una costante tensione morale».

L'Organo di Vigilanza

La verifica dell'attuazione del Codice è affidata ad un OdV, un Organo di Vigilanza esterno all'azienda: un gruppo di consulenti professionisti che verifica periodicamente l’applicazione del modello organizzativo. La sua indipendenza fa sì che il codice non rimanga un buon auspicio solo sulla carta, ma venga messo in pratica e rispettato. In quest'ottica, si inserisce la fase di formazione a vantaggio delle risorse umane, chiamate al rispetto del documento.

I prossimi passaggi

Il Codice etico, deliberato il 5 agosto 2019, è di fatto entrato in vigore ufficialmente, e diffuso attraverso i media del network LaC. Oggi, è oggetto di formazione delle risorse umane, e gli stakeholder sono stati chiamati ad uniformarsi alle sue direttive. “Il rispetto di questi principi - cita l’introduzione al Codice etico dell’azienda - consentirà alla Pubbliemme di rimanere una società con elevati standard etici e morali, nell'ottica del rafforzamento dei valori fondamentali di giustizia, onestà, attenzione per le persone, liceità nel lavoro e negli affari sui quali la società ha sempre fondato la propria attività”.

Concretezza e trasparenza

Ad entrare nel dettaglio delle conseguenze operative e concrete dell'adozione, il Direttore Generale del Gruppo Maria Grazia Falduto, Direttore Editoriale Diemmecom: «Se l’azienda ha deciso di sostenere l'onere di un simile impegno etico e civile, lo ha fatto certamente per responsabilità - ha dichiarato - ma anche per valorizzare risorse umane e partners. Questo comporterà tempo aggiuntivo, risorse economiche, scelte difficili, e certamente la rinuncia a facili vantaggi: ma non importa. Siamo forti abbastanza, convinti di viaggiare nella direzione giusta. Anche al Sud, se si vuole e se ci si crede, si può fare impresa etica. Noi la stiamo facendo. Sapere di essere in pochi non ci scoraggia, ma anzi ci fortifica. Siamo convinti che si debba partire da segnali concreti, per quanto impegnativi possano essere: e dotarsi di un codice etico è quello che noi intendiamo per concretezza».

Per consultare o scaricare il Codice del Gruppo Pubbliemme clicca qui
L'azienda entra nella cerchia ristretta di imprese del Mezzogiorno che scelgono di adottare una "Carta dei doveri". Il documento, deliberato il 5 agosto scorso, è già operativo. La società mantiene e rilancia così i suoi elevati standard etici e morali. Il presidente Domenico Maduli: «Mai prescindere da una cultura aziendale fondata sui valori»

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